Benvenuti nel sito degli Amici di Bene

L'Associazione Culturale Amici di Bene ha finalità storiche, artistiche, archeologiche e di salvaguardia del patrimonio artistico locale, nasce dalla volontà di aggregare più persone con gli stessi intendimenti, affinché tante opere d'arte che non urlano (se non al cuore) possano essere salvate dall'incuria del tempo e dalla trascuratezza.

2021 “Vicende benesi e non solo da non dimenticare ...”

Presepi

 

Il Presepe di Bene

La tradizione racconta che fu S. Francesco ad introdurre l’usanza del Presepe. I seguaci del poverello d’Assisi diffusero in giro per la Penisola, dove sorgevano le piccole Comunità Francescane, questa usanza: dove c’era un convento – così anche a Bene – a Natale si allestiva il Presepio.

La calda e affascinante atmosfera evocativa del Presepe è stata ripresa e riproposta dagli Amici di Bene che dal 1990 – in occasione del Natale – hanno inserito la Natività nella ricostruzione in scala ridotta di un angolo caratteristico della città. Ogni anno, grazie al lavoro certosino degli Amici di Bene, è riprodotto – protetto dal cristallo che preserva il “Portale dei desideri” della Confraternita dei Disciplinanti Bianchi – un nuovo angolo o particolare di Bene Vagienna.

In questa scenografia sono inserite delle antiche statue lignee policrome, utilizzate per secoli dai Francescani benesi e ritrovate nel loro convento dall’Associazione. Le statue sono alte dai 60 ai 65 centimetri circa. Abili mani hanno scolpito accuratamente visi, piedi e mani; il resto del corpo è costituito da una struttura – sempre lignea – opportunamente snodabile in modo da consentire pose e atteggiamenti diversi.
I manichini – sarebbe più appropriato definirli così – sono rivestiti con ricchi e antichi costumi, recentemente recuperati.
Il bue e l’asinello – uniche eccezioni – sono di terracotta.
Manca purtroppo Gesù Bambino: la statua oggi utilizzata non è coeva con il resto dei personaggi.
Altri due particolari meritano segnalazione. Il sontuoso abbigliamento dei Re Magi è ricavato da antichi paramenti sacri, mentre le pecore sono rivestite da un vero soffice pelo ovino.

Il Presepe di Bene è inaugurato alla presenza di un padrino o di una madrina d’onore e fino ad ora numerose sono state le personalità religiose, politiche e culturali invitate in tale qualità.

La bellezza della natività così rappresentata è stata esaltata da alcuni servizi della televisione, le sue peculiarità sono state evidenziate dalla stampa non solo locale e la sua originalità ha acquistato notorietà a livello regionale.

Il presepe è visibile tutti i giorni festivi e prefestivi dal giorno dell’inaugurazione fino al 25 gennaio (ricorrenza della Beata Paola Gambara-Costa Signora di Bene, Carrù e Trinità).

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Recuperi/Interventi

 

Un primo antefatto:

Bene è stata popolata molto più di adesso; nel periodo di massimo splendore i suoi abitanti hanno raggiunto la ragguardevole cifra di 6.500, il doppio dei residenti attuali 3.200 circa.

Il grande centro agricolo – Augusta ai tempi dei romani – nel Medio Evo aveva i suoi Statuti; nel ‘600 si poteva fregiare del titolo di Città – sede di Pretura e di molti uffici pubblici – munito di mura possenti che cingevano ben otto chiese (e altre cinque appena nei dintorni) vi era persino il Liceo. Nel ‘700 Bene fu sede di Principato e gli artisti e gli artigiani agli ordini dei Savoia, casa regnante torinese, hanno lavorato molto anche per le nobili e ricche famiglie locali e qui hanno lasciato molte loro testimonianze.
Sulle carte topografiche del tempo era indicata molto più importante di Cherasco e pari a Fossano.
Poi un lento declino fino al 1900 che si è accentuato con l’avvento della ferrovia, osteggiata e rifiutata – allora – dai maggiorenti della città.
Le congregazioni che avevano costruito ed ornato le belle chiese locali si sono poco per volta estinte e gli edifici a loro affidati sono stati lasciati all’abbandono; tra questi due bellissime chiese, opera del Gallo, architetto monregalese.

Il restauro della chiesa dei Disciplinanti Bianchi è stato il primo traguardo degli Amici di Bene e punto di partenza per tutti gli interventi promossi ed effettuati in questi ultimi anni.

Da allora i Battuti Bianchi sono stati il nostro polo espositivo permanente e la sacrestia, la Sala degli Angeli è diventata la nostra sede ufficiale. Qui l’Associazione conserva tutte le opere recuperate e restaurate e qui ha intenzione di istituire, non appena possibile, un museo permanente d’Arte Sacra d’importanza certamente regionale.

Sotto potete visualizzare alcune delle opere che l’Associazione ha restaurato con il contributo di molti soci e di tanti Enti che qui non elenchiamo.

Anche Voi potrete contribuire al nostro operato versando la quota associativa.

Un grazie anticipato!

 

 

Oreglia

 

Un primo antefatto:

Bene è stata popolata molto più di adesso; nel periodo di massimo splendore i suoi abitanti hanno raggiunto la ragguardevole cifra di 6.500, il doppio dei residenti attuali 3.200 circa.

Il grande centro agricolo – Augusta ai tempi dei romani – nel Medio Evo aveva i suoi Statuti; nel ‘600 si poteva fregiare del titolo di Città – sede di Pretura e di molti uffici pubblici – munito di mura possenti che cingevano ben otto chiese (e altre cinque appena nei dintorni) vi era persino il Liceo. Nel ‘700 Bene fu sede di Principato e gli artisti e gli artigiani agli ordini dei Savoia, casa regnante torinese, hanno lavorato molto anche per le nobili e ricche famiglie locali e qui hanno lasciato molte loro testimonianze.
Sulle carte topografiche del tempo era indicata molto più importante di Cherasco e pari a Fossano.
Poi un lento declino fino al 1900 che si è accentuato con l’avvento della ferrovia, osteggiata e rifiutata – allora – dai maggiorenti della città.
Le congregazioni che avevano costruito ed ornato le belle chiese locali si sono poco per volta estinte e gli edifici a loro affidati sono stati lasciati all’abbandono; tra questi due bellissime chiese, opera del Gallo, architetto monregalese.

Il restauro della chiesa dei Disciplinanti Bianchi è stato il primo traguardo degli Amici di Bene e punto di partenza per tutti gli interventi promossi ed effettuati in questi ultimi anni.

Da allora i Battuti Bianchi sono stati il nostro polo espositivo permanente e la sacrestia, la Sala degli Angeli è diventata la nostra sede ufficiale. Qui l’Associazione conserva tutte le opere recuperate e restaurate e qui ha intenzione di istituire, non appena possibile, un museo permanente d’Arte Sacra d’importanza certamente regionale.

Sotto potete visualizzare alcune delle opere che l’Associazione ha restaurato con il contributo di molti soci e di tanti Enti che qui non elenchiamo.

Anche Voi potrete contribuire al nostro operato versando la quota associativa.

Un grazie anticipato!

 

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Oreglia

 

Un primo antefatto:

Bene è stata popolata molto più di adesso; nel periodo di massimo splendore i suoi abitanti hanno raggiunto la ragguardevole cifra di 6.500, il doppio dei residenti attuali 3.200 circa.

Il grande centro agricolo – Augusta ai tempi dei romani – nel Medio Evo aveva i suoi Statuti; nel ‘600 si poteva fregiare del titolo di Città – sede di Pretura e di molti uffici pubblici – munito di mura possenti che cingevano ben otto chiese (e altre cinque appena nei dintorni) vi era persino il Liceo. Nel ‘700 Bene fu sede di Principato e gli artisti e gli artigiani agli ordini dei Savoia, casa regnante torinese, hanno lavorato molto anche per le nobili e ricche famiglie locali e qui hanno lasciato molte loro testimonianze.
Sulle carte topografiche del tempo era indicata molto più importante di Cherasco e pari a Fossano.
Poi un lento declino fino al 1900 che si è accentuato con l’avvento della ferrovia, osteggiata e rifiutata – allora – dai maggiorenti della città.
Le congregazioni che avevano costruito ed ornato le belle chiese locali si sono poco per volta estinte e gli edifici a loro affidati sono stati lasciati all’abbandono; tra questi due bellissime chiese, opera del Gallo, architetto monregalese.

Il restauro della chiesa dei Disciplinanti Bianchi è stato il primo traguardo degli Amici di Bene e punto di partenza per tutti gli interventi promossi ed effettuati in questi ultimi anni.

Da allora i Battuti Bianchi sono stati il nostro polo espositivo permanente e la sacrestia, la Sala degli Angeli è diventata la nostra sede ufficiale. Qui l’Associazione conserva tutte le opere recuperate e restaurate e qui ha intenzione di istituire, non appena possibile, un museo permanente d’Arte Sacra d’importanza certamente regionale.

Sotto potete visualizzare alcune delle opere che l’Associazione ha restaurato con il contributo di molti soci e di tanti Enti che qui non elenchiamo.

Anche Voi potrete contribuire al nostro operato versando la quota associativa.

Un grazie anticipato!

 

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le attività dell’associazione culturale amici di bene - onlus sono realizzate: